Le parole della LLC

Nel momento della diagnosi, la parola “leucemia”, mentalmente associata al concetto di cancro, è spesso vissuta dalla persona come un pugno nello stomaco e nell’immediato rende difficile la comprensione del concetto di cronicità associato alla malattia.
Il medico potrebbe provare a “dosare” le parole, utilizzando prima la definizione di “disordine linfoproliferativo indolente”, e poi introdurre la dicitura di leucemia linfatica cronica.
Il medico potrebbe avere la tendenza ad usare termini tecnici e un approccio troppo scientifico. Al contrario, potrebbe utilizzare metafore e paragoni, della vita quotidiana, disegnare concetti chiave e lasciare il disegno al paziente.
La malattia si sta sempre più cronicizzando ed è sempre più curabile, anche qualora si avessero delle ricadute. Questo offre al paziente tempo per riappropriarsi della propria quotidianità e nuove prospettive future.
Anche il linguaggio non verbale, fatto di sguardi, gesti e prossimità fisica, è importante.